E intanto Norman Gobbi tace

AGGIORNAMENTO DELL’ 11 FEBBRAIO 2015, ORE 9:45

L’Onorevole Gobbi si è detto disponibile a rispondere ad alcune domande relative alla situazione delle ARP.

Intanto l’ARP 8 la quale, va ricordato, da sola RIDICOLIZZA LE ISTITUZIONI che di norma sono attendibili, coscienziose e serie, CONTINUA A TACERE.

Il prossimo passo: chiedere lo scioglimento delle ARP 8 e 3, presiedute dall’avvocato Clarissa Torricelli

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AGGIORNAMENTO DEL 10 FEBBRAIO 2015, ORE 10:00

L’Onorevole Gobbi ha risposto ad una mia email. Attendo il suo permesso di pubblicarne il contenuto.

Dal fronte delle ARP nessuna presa di posizione. Situazione inaccettabile che non può essere tollerata. Urge interrogazione parlamentare.

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AGGIORNAMENTO DEL 10 FEBBRAIO 2015, ORE 15:00

Niente novità dal Consiglio di Stato. Nessuna novità da parte dell’ARP 8 che, è ovvio, non tace perché superiore ma perché ridicola, come confermano le decine di testimonianze che mi stanno arrivando soprattutto da stamattina…

Chi parla? Non solo cittadini, ma un numero sempre crescente di nauseati.

Rinnovo l’invito sia ai cittadini interessati sia agli esponenti politici: lasciate un commento (non verrà pubblicato se non dietro esplicita richiesta) oppure scrivete all’indirizzo email stoparp.ticino@gmail.com

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Norman Gobbi, il ministro leghista a capo del Dipartimento delle Istituzioni a cui fanno capo le Autorità Regionali di Protezione (ARP) continua a fare silenzio. E con lui tutta la Lega dei Ticinesi che non perde occasione, dalle pagine virtuali e di carta dei propri organi di stampa, di criticare qualsiasi esponente politico degli altri partiti.

Intanto il ministro Gobbi – perfettamente al corrente di parte degli abusi che le ARP compiono – non sa che pesci prendere e non si decide, almeno a quanto risulta fino ad oggi, a fare intervenire la magistratura ticinese per appurare quelli che sembrano palesi casi di (perlomeno) abusi di ufficio.

Ecco un’ennesima lettera a cui né lui né l’ARP (ovviamente sempre la stessa) osano rispondere, calpestando così i diritti minimi garantiti a tutti, tranne a chi finisce nelle loro maglie.

Nel DOCUMENTO ALLEGATO appaiono  il nome dell’avvocatessa Manuela Fertile così come individuato dall’autore dell’allegato stesso, di una testimone (riportata in caratteri rossi), qui definita come “LA TESTIMONE”, un onorevole ticinese del quale viene omesso per il momento il nome e l’AGNA, l’Associazione Genitori Non Affidatari che – stando ad alcune informazioni – avrebbe accolto l’avvocatessa Fertile tra le proprie fila (!!!!). Cosa piuttosto insolita e inspiegabile giacché l’AGNA si schiera al fianco dei genitori non affidatari.

Intanto i responsabili di questi disastri tacciono. Fanno i forti coi deboli.

Intanto sia su Facebook sia su Twitter è nato l’hashtag #STOPARP.

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