Briatore ha perfettamente ragione. Oddio, non proprio “perfettamente”.

Flavio Briatore ha detto la sua. Non sarebbe dovuto accadere, ma è successo.

Secondo il papà di Nathan Falco le startup digitali sono tutte “fuffa”, termine che significa sia “lanugine” che “merce di poco valore”. Piuttosto, dice il signor Gregoraci, aprite una bella pizzeria.

Ha ragione. Ha perfettamente ragione. Molte startup digitali nascono senza business plan, senza un progetto definito, alcune senza un team. Sono formate da al massimo due persone che si fregiano di titoli inflazionatissimi quali “CEO”, “CTO”, “CIO”, “CFO”, “COO” e chi più ne ha più ne metta.

Ha ragione, Briatore, ha perfettamente ragione. Alcune di queste sono la trasposizione online di flussi analogici. Un servizio di babysitting o una sartoria online sono progetti a corto respiro che né innovano né aggiungono valore alla realtà quotidiana.

Briatore ha perfettamente ragione perché il tasso di mortalità delle startup è elevatissimo, ha ragione perché avere una minima idea di che cosa sia un processo produttivo, cosa sia una campagna di marketing, come fare a valutare e a superare gli ostacoli che tormentano il mercato, come sfruttare a proprio vantaggio i punti di forza della concorrenza… queste sono alcune delle cose per nulla automatiche e che non si accostano da sé al fare una startup; sono tutti concetti tosti e in qualche modo tossici, lezioni che si imparano a volte a carissimo prezzo.

Ha ragione, Briatore, quando consiglia di aprire una pizzeria. Meno rischi, meno lavoro (?), meno menate e subito dritti al sodo.

Eppure anche la sartoria online contribuisce a diffondere cultura, a cambiare approcci. La pizzeria no. Eppure da quel bassissimo tasso di sopravvivenza delle startup esce progresso, esce benessere, esce tecnologia. Dalla pizzeria no. Dall’ingegno, dal sudore e – perché no – dalle acerbe capacità di chi si lancia in avventure ad alto rischio esce quel progresso che accelera il progresso che ne consegue.

E quando tutta questa cultura, potente e irrefrenabile, avrà prima spinto e poi permeato il progresso, ne godranno tutti. Anche chi ha aperto una pizzeria.

Un pensiero su “Briatore ha perfettamente ragione. Oddio, non proprio “perfettamente”.

  1. Buongiorno Dott.ssa Mosca,

    mi chiamo Giacomo Vianini e rappresento 3Dflow. Siamo la prima software house italiana, con base a Verona, ad aver sviluppato una soluzione software completamente automatica per creare modelli 3D a partire da semplici fotografie.

    La contatto dopo aver letto il suo articolo su Wired.it in merito ai droni e al loro mercato italiano. E’ stato il primo articolo veramente significativo sul mondo dei droni riferito all’Italia, anche in virtù delle statistiche di Doxa e dell’intervista all’ad di Flytop.

    Alcune righe del suo articolo menzionano brevemente i software dedicati all’interpretazione dei dati ricavati dai droni. Vorrei gentilmente valutare il suo interesse nell’approfondire questa tematica, così da poter chiudere il cerchio sulla realtà “droni” italiana.

    Resto in attesa di un suo riscontro e la ringrazio anticipatamente.

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